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giovedì 29 gennaio 2015

E' iniziato ALFABETO TEATRALE

..Torno stanca ma piena di soddisfazione! Prima plenaria del percorso di formazione complementare per educatrici ed insegnanti di Roma Capitale. Corso Alfabeto teatrale. Circa 70 educatrici ed insegnanti. L'inizio è sempre un momento complesso: si deve rompere il ghiaccio..si deve creare una dimensione dialogica fatta di scambio, stupore, voglia di ascoltare e di fare. E il momento che le insegnanti vivono è molto delicato, difficile..c'è stanchezza, c'è malumore.. Un'insegnante potrebbe quasi chiedersi: cosa mi formo a fare se non viene riconosciuto il valore del mio operato, del mio ruolo? 
Eppure nel nostro incontro formativo mi sono trovata davanti ad un gruppo di insegnanti motivate, appassionate..con tanta voglia di acquisire nuovi strumenti operativi. E' stato un inizio importante per me: ho toccato con mano, ancora una volta, la passione che c'è alla base di questa scelta. Insegnare. Senza passione è impossibile. Per mille, troppo motivi. Vale anche per me. Come affrontare un lavoro come questo -le difficoltà, la pressione, le aspettative degli altri - senza passione come forza motrice? E, cosa ancora più importante: come strasmettere ai bambini passione -che sia per la matematica o per il teatro, per l'arte, la storia..per la conoscenza..in poche parole: per la vita - senza passione? 
Sarò fortunata..o sarà che il tema che tratto piace, incuriosisce, affascina..ma la passione è un elemento che non manca quasi mai nelle mie esperienze come docente: ho trovato praticamente sempre, compreso oggi, insegnanti che credono nel proprio lavoro, che credono nella formazione e hanno voglia di farla. E aver voglia di ascoltare, scrivere, provare, domandare con curiosità e in modo costruttivo, dopo un'intera giornata di lavoro, può essere mosso solo da passione.Sono state tre ore piene, fra appunti presi, domande, confronto..Fiabe interattive da sperimentare. Applausi che mi hanno fatto molto piacere. Un'insegnante sorridendo mi ha detto "Ne ha presi tanti di applausi oggi dottoressa!" E' vero..e ringrazio. Perchè il senso di fare formazione per me è questo: sentire il piacere di chi mi ascolta. Sentirmi utile e funzionale per qualcosa che avrà una ricaduta positiva sulla prassi educativa, su una modalità operativa da utilizzare e quindi sul bambino. 

Perchè al centro di ogni riflessione, di ogni ricerca, di ogni scelta educativa c'è e deve esserci sempre lui: il bambino. Come individuo ricco, competente,che agisce attivamente per costruire la propria personalità, per affermare la propria individualità, per conquistare autonomia. E il linguaggio teatrale a scuola serve a questo. E - che bello!!!!- trovare tutte le insegnanti in sintonia con questi principi, accogliere già da oggi la possibilità di "sradicare" la struttura granitica della recita finale per cercare un'alternativa più adatta alle esigenze del bambino! Siamo partiti da lontano..dal teatro che nasce dal rito..per arrivare a definire un percorso teatrale a misura di bambino, attraverso il Metodo Teatro in Gioco. Abbiamo cominciato oggi..di strada da fare ne abbiamo ancora molta..tanti percorsi da elaborare e costruire insieme..ed è stato un ottimo inizio!

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