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giovedì 6 febbraio 2014

Mi sono sempre chiesta: quando il teatro diventerà una "materia" di studio a scuola? Povera illusa! Qui tolgono anche la storia dell'arte!

La prima volta che ho visto la Primavera di Botticelli mi sono sentita fluttuare..mi sembrava di essere sospesa in un mondo bucolico, fiabesco e simbolico..tutto da guardare, assaggiare, decifrare.. I colori e l'intensità dei personaggi raffigurati nella Cappella Sistina mi lasciarono senza fiato..senza parole..bastava rimanere in silenzio e guardare quella meraviglia.. Poi è nata in me questa passione sconfinata per l'arte contemporanea..ad una mostra di Burri diversi anni fa al Palazzo delle Esposizioni mi sono sentita minuscola davanti ai suoi lavori rossi, o neri, mi sembrava di essere risucchiata come da una forza magnetica..Anche questa sensazione non la puoi spiegare, la devi solo vivere..E l'ho provata tante e tante volte.. Guardando un'opera d'arte classica o contemporanea.. Al Musee d'Orsay, al Museo Dalì a Figueres, davanti alle opere di Caravaggio, Pelizza da Volpedo, Leonardo.. L'arte è la nostra storia..è la ricerca da parte dell'uomo di esprimersi, comunicare, lasciare traccia..L'arte è educazione al bello, elevare lo sguardo.. è guardare oltre l'apparenza.. Ricerca, bellezza, comunicazione, provocazione, pensiero.. L'arte nasce con l'uomo e, con l'uomo, si evolve, cambia, si trasforma. La storia dell'arte ci racconta questa evoluzione e ci permette di conoscere tale "bellezza"... la bellezza che si materializza in un dipinto affrescato, in una statua di marmo o in una tela dipinta ma che, ancor prima, nasce in un'idea geniale, nell'atto creativo, in un pensiero di cambiamento. Ma nel nostro tempo storico, con la nostra classe dirigente, la "bellezza" è superflua e probabilmente pericolosa. Potrebbe lasciarci affamati di altra bellezza, di altro sapere, di altra arte. E questo è sempre scomodo. Niente più storia dell'arte nelle scuole. Continuiamo a nutrirci di niente. Niente cultura, niente bellezza.

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